Etiopia
Etiopia: simboli nazionali | |
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Bandiera nazionale | Stemma nazionale |
Etiopia in breve | |
Denominazione ufficiale: | Repubblica Federale Democratica Etiope |
Capitale: | Addis Abeba |
Abitanti: | 67.673.031 |
Superficie: | 1.127.127 km² |
Forma di governo: | |
Lingua ufficiale: | amarico |
Valuta: | Birr |
Continente: | Africa |
Festa nazionale: | 5 maggio |
Sigla automobilistica: | ? |
Fuso orario: | UTC+3 |
Prefisso telefonico: | +251 |
Cod. intern. internet: | .ET |
Membro della ONU | dal ? |
Membro della IGAD | dal ? |
Membro della LA | dal ? |
Membro della NAM | dal ? |
Membro della OAU | dal ? |
Membro della OIC | dal ? |
1960 – Unificazione ed indipendenza.
1981 – Comincia un movimento di guerriglia contrario al presidente Barre.
1991 – Barre viene estromesso; guerra civile fra le trib e carestia di massa. Il Somaliland dichiara autonomamente l’indipendenza.
2000 – Conferenza per la pace a Gibuti.
La costa nord molto calda e umida, quella orientale pi mite.
L’entroterra ha una temperatura media annua tra le pi alte del mondo.
Circa il 50% dei somali nomade e i dromedari sono il loro principale mezzo di trasporto.
Il turismo completamente scomparso, volontari e giornalisti, sono le uniche presenze nel paese. Le mine sono un pericolo costante.
Densità: 17 per km²
Il sistema delle trib fondamentale, ma caratterizzato dall’infedeltà dei membri (fenomeno soffocato dalla dittatura di Siad Barre ma ripreso alla sua caduta nel 1991). L’indebolimento dei tradizionali mediatori di giustizia, gli anziani, ha contribuito all’attuale vuoto di potere, mentre la persecuzione degli issaq, ha portato alla secessione del territorio del Somaliland nel 1991. L’identità nazionale resta forte come dimostrato dalla diffusa opposizione alle forze di pace ONU.
Somali (95%), bant, arabi, indiani, pakistani ed europei.
In prevalenza cristiani copti, con una forte minoranza islamica
Dal 1984, non si tengono elezioni politiche, non esiste un capo di stato internazionalmente riconosciuto, l’Assemblea popolare sospesa. La Somalia vive nell’anarchia dal 1991, anno della fuga dell’ex-dittatore (Siad Barre).
Una conferenza svoltasi nel Gibuti (2000), ha costituito una assemblea provvisoria, nominando presidente della repubblica Abdulkassim Salat Hassan. Il nuovo governo, sebbene accolto con entusiasmo a Mogadiscio, stato immediatamente rifiutato dai dittatori militari e dalle autorità separatiste del Somaliland e del Puntland
Dopo il ritiro delle forze ONU, la comunità internazionale sembrava voler abbandonare la Somalia, ma nel 2000, il parlamento provvisorio ha ricevuto l’appoggio internazionale. L’autoproclamato Somaliland, preme per il riconoscimento internazionale, ma ha ottenuto solo aiuti di emergenza, non avendo ancora uno status ufficiale.
Prodotto Nazionale Lordo: 100$ pro capite (159° posto della classifica mondiale).
Punti di forza. Pochissimi. Nel nord sono riprese le esportazioni di bestiame verso la penisola araba. Afflusso di denaro dagli emigranti. Crescente mercato degli aiuti alimentari rubati.
Punti di debolezza. Manca ogni tipo di prodotto, tranne le armi. Scarso potenziale economico nel sud. Gravi siccità che uccidono il bestiame. Chiusura del porto di Mogadiscio fino al 2000 a causa della rivolta civile.
Arabia Saudita 57%; Emirati Arabi Uniti 15%; Italia 13%; Yemen 9%; Oman 1%; altri 5%.
Kenya 23%; Gibuti 17%; Bielorussia 10%; Arabia Saudita 8%; Brasile 7%; altri 35%.
Produzione di energia elettrica: 70.000 kw.
Lo 0,3% del territorio parzialmente protetto.
Obbligo scolastico fino a 14 anni.
Tasso di alfabetizzazione: 24%.
Il sistema scolastico si sfaldato con la guerra civile. Nel 1993 alcune scuole hanno ripreso l’attività nelle aree urbane. Il somalo lingua scritta solo dal 1972. Interessante l'esistenza dell'Università nazionale somala dal 1969 fino allo scoppio della guerra nel '91.
Non esiste un sistema sanitario pubblico.
Storia
1964-1987 – Conflitto con l’Etiopia per la regione dell’Ogaden.
1969 – Il generale Siad Barre sale al potere.
Fondata a Mogadiscio l'Università nazionale somala.
1992 – I “Signori della guerra” saccheggiano gli aiuti alimentari.
1995 – Ritiro della forze ONU.
1997 – Ventisei fazioni firmano un accordo.Clima
Temperatura e precipitazioni
Trasporti
La rete stradale di 6.199 km, non esistono autostrade, ferrovie o canali navigabili.
Compagnie aeree: Mogadiscio International.
Navi: 22 (per 13.900 tsl).Turismo
Popolazione
Etnie
Religione
Politica
Nel 1997 un Consiglio di salvezza nazionale naufragato senza lasciare tracce.Politica estera
Economia
Bilancia dei pagamenti: - 157 milioni di $.
Inflazione: 81,9%.
Disoccupazione: n.d.Esportazioni
Importazioni
Risorse
Pesca: 15.500 tonnellate.
Petrolio: non produttore, raffinazione 10.000 b/g.
Allevamento: pecore 13,5 milioni, capre 12,5 milioni, bovini 5,3 milioni.
Minerali: sale, stagno, zinco, rame, gesso, uranio, manganese, ferro.Ambiente
La povertà della gente e la carestia causate dalla siccità e dalla guerra sul territorio, superano ogni altra considerazione ecologica.Istruzione
Alfabetizzazione
Studenti universitari: 15.672.Sistema scolastico
Sanità
Un medico ogni 14.300 abitanti.
Il sistema statale completamente distrutto. Alcune strutture improvvisate sono gestite da volontari stranieri.Bibliografia
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